Fotografie di scena di “Mamma Roma”:
 
Ai primi  ’60, Angelo Novi dopo anni di fotogiornalismo approdò al mondo del cinema, lavorando inizialmente  per lo studio di Divo Cavicchioli.  Una collaborazione che gli consentì di documentare, dividendo il lavoro con il titolare, l’intera lavorazione di Mamma Roma (1962) di Pier Paolo Pasolini.  Un film segnato dalla presenza di Anna Magnani e dagli ambienti della Roma periferica, e che permise al fotografo lombardo di entrare in sintonia con Pasolini di cui seguì in seguito diverse opere (Comizi d’amore, Sopralluoghi in Palestina, Il vangelo secondo Matteo, La terra vista dalla luna, Che cosa sono le nuvole? e Teorema). Nel frattempo era avvenuto l’incontro con Sergio Leone, seguito da quello con Bernardo Bertolucci; di entrambi i registi divenne il fotografo di fiducia. 
Le foto provengono dal fondo Cavicchioli del Centro Cinema Città di Cesena.
 
Antonio Maraldi
Evento collaterale: 
Proiezione del film-documentario “Angelo Novi fotografo di scena” di Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo (1992).
 Il film è un viaggio nella memoria del nostro cinema, dal dopoguerra alla fine del Novecento. Le fotografie di Angelo Novi scattate sui set di Pasolini, Rossellini, Leone e Bertolucci, sono commentate dal sonoro originale dei film e dallo stesso fotografo che descrive l’attimo preciso del suo scatto. Attraverso i suoi racconti ricchi di aneddoti ed emozioni conosciamo uno dei più importanti testimoni del cinema italiano.

Angelo Novi (1930 – 1997) Ha studiato all’Accademia di Brera a Milano. Si iscrive poi alla facoltà di Architettura che abbandona dopo un anno per dedicarsi alla fotografia. Dal 1952 ha iniziato a lavorare come fotoreporter con l’agenzia Publifoto di Milano. Nel 1956 è a Budapest durante i giorni della rivoluzione antisovietica. Ha lavorato per trent’anni come fotografo di scena con alcuni dei più noti registi italiani del suo tempo.  Nel 1959 si trasferisce a Roma dove passa dalla Publifoto alla Dufoto di Aldo Durazzi per cui lavora come fotografo di scena in teatro in varie occasioni, come il Festival di Spoleto. Passa poi a collaborare con Studium, l’agenzia di Elisabetta Corbi, sorella di Gianni direttore de L’Espresso, giornale per cui realizza importanti reportage. Comincia anche a  lavorare su qualche set per conto di Pierluigi Praturlon, celebre fotografo di scena, e di Divo Cavicchioli. Tra il 1968 e il 1969 apre l’ufficio romano di Vogue, ma la fotografia di scena diventa il suo interesse principale.

Angelo Novi in un fotogramma tratto dal videoritratto “Angelo Novi fotografo di scena”  di Antonietta De Lillo e Giorgio Magliulo (1992)